La psichiatria e la psicoterapia si orientano attualmente sul modello Bio-Psico-Sociale, che sostiene che ci siano fattori biologici, psicologici e sociali (ambientali) che favoriscono la manifestazione e il mantenimento dei disturbi psicologici; per questo motivo, per alcuni disturbi, si privilegiano interventi integrati di farmacoterapia e psicoterapia.
Non bisogna inoltre trascurare il fatto che i processi di apprendimento possono modificare le sinapsi (cioè le connessioni tra neuroni) o crearne di nuove, come sostiene E. Kandel, psichiatra e neuro scienziato, premio Nobel per la Medicina nel 2000; ciò evidenzia in modo molto chiaro la plasticità delle connessioni cerebrali e quindi la possibilità di mettere in atto cambiamenti.
Ciò che spesso capita è che chi soffre di un disturbo d’ansia (o di altri disturbi psicologici) provi vergogna per il proprio disturbo, abbia giudizi negativi su di sé e senso di colpa per il fatto di avere un disturbo e non riuscire a stare meglio e chi gli sta accanto non sa come aiutarlo ad uscire da questo circolo vizioso.
In questo estratto, il Dott. Gabriele Catania illustra in modo chiaro ciò che è possibile fare per far fronte ai disturbi d’ansia, sia nel caso se ne soffra, sia nel caso si sia accanto a qualcuno che ne soffre.
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