Una delle domande più frequenti che vengono poste da chi si appresta a iniziare una psicoterapia riguarda la durata della cura. Rispondere non è facile, la durata di una psicoterapia dipende sia dai risultati che si ottengono sia dagli obiettivi che vengono fissati.
Generalmente l’inizio del trattamento cognitivo-comportamentale si concentra sulla risoluzione del malessere più immediato, dei sintomi più invalidanti, e in questa fase il tempo necessario a raggiungere un cambiamento è legato alla natura e alla gravità dei sintomi stessi.
Si può dire però con certezza che la terapia cognitivo-comportamentale è più breve rispetto ad altre terapie, in particolare se paragonata alla psicoanalisi; la cura degli attacchi di panico, ad esempio, può dare risultati significativi nel giro di alcuni mesi, e in generale tutte le problematiche ansiose sono trattabili con notevole efficacia. Occorre sottolineare peraltro che l’ansia può presentarsi insieme ad altre difficoltà di carattere emotivo e relazionale, perciò il lavoro terapeutico procede gradualmente nel ricomporre un quadro coerente e gestibile; il paziente può sentire che una volta superato il malessere più invalidante si rivela necessario o desiderabile affrontare altri aspetti della sua esperienza di vita, o al contrario può stabilire che aver curato il sintomo più importante sia il risultato centrale e definitivo della psicoterapia.
In questo senso la durata del trattamento è strettamente connessa agli obiettivi che si fissano all’inizio del lavoro e durante le fasi successive; la psicoterapia consente di approfondire la conoscenza di sé, le modalità di funzionamento della mente, i processi emotivi e relazionali che hanno caratterizzato il passato, la storia familiare. In terapia è possibile costruire un progetto di vita futuro, comprendere qual’è la direzione che si vuole prendere nelle scelte più rilevanti, elaborare vissuti dolorosi; per queste ragioni la durata del percorso può variare da alcuni mesi ad alcuni anni ma è sempre frutto di una riflessione autonoma del paziente.